Eravamo partiti per una bella via su granito in Val Masino, ma i 30 cm di neve caduti il giorno prima ci hanno fatto cambiare destinazione, ed ecco che una volta sentito il Becca e visto che le condizioni in Dolomiti erano migliori, ci siamo regalati due belle vie di terzo e quarto grado: la Domenica la De Francesc alla Guglia del Rifugio Gardeccia e lunedì la Rizzi alla est della Roda de Vael.
Visto che Sandra può vantarsi di una forma splendida per i suoi anni ( è nonna con nipotino ) e che le sue ultime arrampicate in montagna risalivano ai tempi dell’università con gli scarponi Galibier, ecco spiegato il motivo dei grandi sorrisi che vedete nelle foto.
Siamo partiti alle 8 con la seggiovia del Rifugio Paolina, dal Lago di Carezza, e una volta raggiunta la base della parete est della Roda, ci siamo infilati su per le placche e diedri della via Rizzi, godendoci ogni singolo tiro fino alla vetta, e anche il ritorno a valle è stato fantastico, vuoi per la meritata torta al cioccolato del rifugio Roda de Vael o per la discesa sui prati fino alla macchina con la seggiovia ormai chiusa e la montagna solo per noi.
L’arrampicata o l’alpinismo non sono solo per sportivi estremi, ma anche per persone normali che escono per un paio di giorni dalla vita quotidiana e si allungano la vita: quando si arrampica non siamo a terra, non siamo in cielo ma siamo in uno spazio dove il tempo si ferma, e conta solo concentrarsi su quello che si sta facendo ora, allungandoci la vita all’infinito e oltre!